OSTERIA DI RAMANDOLO (NIMIS) - #GUARDIAMOAVANTI
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Come stai? Come stai vivendo il momento? Dal punto di vista della salute fisica noi e i nostri dipendenti stiamo tutti benissimo. Se parliamo di salute “mentale” forse stiamo un po’ meno bene… non possiamo negare di sentirci frastornati e impotenti a causa di questa situazione. Non è sempre facile mantenere un atteggiamento positivo, ciò nonostante, non vogliamo lasciarci andare e teniamo duro progettando la riapertura.
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Tenuto conto dell’attuale situazione, pensi sia ancora possibile fare ristorazione? Sì, sarà ancora possibile fare ristorazione. Ci saranno delle nuove misure igieniche ed accortezze da rispettare e noi le rispetteremo, ma il mestiere di chi come noi somministra cibo e bevande al pubblico da sempre non prescinde la salubrità degli ambienti, delle materie prime e dalla salute della propria clientela. Da questo punto di vista, nulla cambia se non purtroppo un ulteriore carico di burocrazia
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Come ti sei organizzato in questo periodo? Offri un servizio di consegne a domicilio o di asporto? Per senso civico abbiamo chiuso il nostro locale il 10 marzo (un giorno prima delle disposizioni del Governo), nella speranza che avremmo potuto riaprire a Pasqua. Evidentemente i fatti hanno infranto le nostre aspettative e a quasi due mesi di distanza siamo ancora in attesa di poter riaprire le nostre porte. Nel frattempo (a proposito di carico burocratico!) abbiamo aggiornato i la nostra documentazione. Abbiamo inoltre sempre continuato a tenere pulito i locali, sistemare il giardino e tenere in ordine il nostro dehor. Visto il prolungarsi dei tempi di chiusura, abbiamo organizzato un piccolo menù di piatti per asporto / delivery e disposto uno sconto del 30% su tutti i vini presenti sulla nostra carta.
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La ristorazione non è solamente “alimentazione”. Come si può sopperire alla mancanza di contatto col cliente? In che modo si può comunque far “vivere un’esperienza”? Forse la somministrazione di cibo e bevande in senso stretto è l’ultimo scopo della ristorazione. Un ristoratore offre un breve periodo di “vacanza” ai propri avventori. Ritengo che la clientela, più che mangiare e bere, abbia voglia di passare qualche momento in relax e lasciare perdere per un po’ i propri problemi senza dover tenere l’orologio sott’occhio. A questo proposito, quante volte abbiamo sentito dire che il barista / cameriere deve essere anche un po’ psicologo! L’empatia e la comprensione delle esigenze del cliente vanno oltre un contatto strettamente fisico. Bisognerà ancora di più comunicare e parlare e, se dovremo coprici la bocca con la mascherina, sorrideremo ed abbracceremo con gli occhi e metteremo il nostro amore nei piatti che portiamo a tavola!
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Riapriresti il locale ai clienti? Ti sentiresti pronto? Assolutamente sì! Riconosco però che, vista la terrazza esterna a nostra disposizione, siamo avvantaggiati rispetto a tanti nostri colleghi.
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Quando potrai riaprire, su cosa punterai per convincere i clienti a tornare? Quali sono i tuoi punti di forza? Il panorama e la salubrità dell’ambiente. L’ampia scelta di vini anche in mescita. La scelta di materie prime di qualità che privilegia la stagionalità e la provenienza dei prodotti.
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In cosa dovrà comunque migliorare la ristorazione? Credo che la ristorazione debba sempre di più puntare sulla “specialità” del proprio territorio smarcandosi dalla scontatezza delle mode e dai franchising delle multinazionali.
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Hai pensato a un “qualcosa” di nuovo da offrire? Per la riapertura stiamo pensando di offrire alcune opzioni di menù degustazione in più.
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In questo periodo che ruolo ha il vino nella ristorazione? Importantissimo! A patto che sia vino di qualità e che la scelta sia ponderata esulando dalle solite etichette. In questo senso la ricerca di nuovi piccoli produttori artigianali è fondamentale.
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Un messaggio positivo per i tuoi clienti attuali e futuri. Non possiamo arrenderci e non ci arrenderemo! Non so dirvi quando, ma torneremo senz’altro, perché la convivialità è un aspetto fondamentale della vita!
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Via Ramandolo 22, Nimis (Udine)
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